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domenica 30 giugno 2013

A spettinarti l'ansia (e i suoi recinti)



A SPETTINARTI L’ANSIA (E I SUOI RECINTI)





Ritrovarti dove il labbro della notte fiorisce
ancora testamenti d’un fuoco mendicante.
Nell’acuto predicare la linea obliqua delle mani,
fin sopra quella fronte pungente che - dissanguando
ogni mia parola, portava doni ai tuoi polsi-

Quel fiato sudato dagli occhi frettolosi
che mi scava i segreti della pelle, rendendomi
della notte l’albume di un sogno

L’ora in cui le stagioni fanno l’amore
con l’incertezza del cielo, consumando
le prime ore del mattino nell’afoso
d’un bacio che spettina le voci nell’utero
di tutte le mie ansie.

Riscrivendoci clandestini senza veli nelle vene
del vorace desiderio d’una -ampolla cocente
d’amore- tra i sorrisi di un’orchidea che nasconde
ancora la rossa saliva dei suoi recinti.

Quella rabbia che ubriacandomi
ti spettina la nausea alle parole tornate a
ricucirmi l’ansia d’una felicità sui fianchi
del rimpianto.  Come il sangue d’una supplica che
stringe le ginocchia al silenzio. Senza
fare rumore, senza neppure accendere
il fiato d’un risveglio sfiorato.

Come fossi tu l’estate che m’incava al
respiro del tuo cielo. Pesante, nelle labbra
sporche delle mani. Seppure sembra ti
stia ancora masticando l’inverno
nel sorriso d’una pietra rovente d’amore,
tra le chiome infanti dei miei vuoti silenzi.

Nel fenditoio maculato della tua gola, dove
sei la mano di canfora che mi spalanca la bocca.
E ascoltandomi -m’invecchia.


Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso


…. sulle note di  Adiemus Elegia ….


ALDEBARAN

 
silloge poetica scritta a quattro mani
 dai poeti

Maria Grazia Vai (Pavia) e Paolo Amoruso (Bari)


 

 

Oltre 500 punti vendita sono pronti per accoglierti.
A tua disposizione tutte le insegne dei nostri negozi:
inMondadori, Mondadori Multicenter,
Librerie Mondadori, Edicolè, Gulliver, Mondolibri.

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venerdì 28 giugno 2013

FANTASIA SU RICERCARE - Mark Drusco




Brano tratto da " La Memoria dell'Ignoto "

I Sentieri della Profondità

RUPE  MUTEVOLE  EDIZIONI
Isbn 978 88 6591 183 9

Collama SUPERNAL ARMONY

Suite per clavicembalo e archi


                        
                    


(10 brani in diverse tonalità)
Registrazione con  clavincembalo fiammingo, tiorba, violoncelli e contrabbassi antichi.

I Sentieri della Profondità, di poco antecendenti il Cantico di Primordialità, esplorano l'epica vastità della Profondità dell'Ignoto. Tutta la suite è condotta dalle sonorità labirintiche del clavicembalo, cui seguono, a volte  in parallele armonie, altre volte affiancate, le sonorità magnetiche e profonde del violoncello e del contrabbasso.

                        Regia e montaggio video Maria Grazia Vai, responsabile di Collana

Clavicembali d’amore di Maria Grazia Vai (Amore)

 
CLAVICEMBALI D’AMORE
 


Vorrei mi coprisse di rosso
quell’aria che scendendomi il fiato
ti riscrive mano concitata tra le umide
fiaccole degli occhi. E scardinando
-l’indefinito- dagl’infissi robusti dei
tuoi anni, raggiunge il cuore d’ogni
serratura, distruggendo ogni pozzo
salato di silenzio.
 
Come fossi destinata ad intrufolarmi
tra le sottane asciutte della pioggia, e
cadendo diventare la cecità che ti ritrae
clavicembalo sugli agrifogli sacri del seme.
Rendendomi la voce che oggi maschera
ogni tua direzione
 
Grumo d’acqua che ancora fiorisce l’acuto
e vorace predicare delle tue labbra. L’indaco
desiderio fin sopra la fronte pungente del
mare a penetrarti l’idioma segreto dello
sguardo. Perché tu sia dell’acqua -il sorriso
sugli abiti maculati della mia giovinezza. Ed io
- il fuoco d’una danza sulla bocca del tuo passo-
 
fremente…
 
 
 
 
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
28giugnoduemila12
  
sulle note di  FANTASIA SU RICERCARE - Mark Drusco

mercoledì 19 giugno 2013

 
 
 
DELL’ANDARE È IL TEMPO LIEVE

(impressioni)




Inversa  alla stagione del ciliegio - nel silenzio calmo di fine inverno
- la vita indugia. Un tramonto di luce cambia il passo  fra un respiro
e il placarsi del vento. Mi ricorda vigneti di nebbie e presenze. Antichi
sapori di casa e partenze Per ogni ceppo che brucia un germoglio
si nutre della sua luce…dell’andare, è il tempo lieve della rinascita.

 

Maria Grazia Vai
ventiquattrofebbraio duemila12





Nel Sanguinare Del Vento di Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso

 
 
Nasco dove la tua voce impara ad essere
la mano di fuoco che scrivendo
annaspa alla foce d’ogni tormento.
 
Mormorio di parole che sboccia fin dentro
la gola degli occhi, prima che torni ad abbaiare
sulla ruga più intima della notte.
 
Quel fiorire improvviso tra lo stridere acerbo
delle rondini, quelle stesse che passando
fanno l’amore con i giocattoli dei nostri baci assenti
 
Là dove ti vivo -accovacciato all’anima-
l’esaltazione preziosa dell’Amore, sanguinandoti
il silenzio con cui pronunciarti l’alba e il suo sgomento.
 
Lì, t’avrei saputo incidere nella mia stessa
voce. E morire di te, di quell’idioma che mi traduce
e sazia il cuore, e fa del mio silenzio la danza acuminata
dei tuoi passi frementi
 
Dove il ghiaccio sorvola i miei roventi inverni
e tu sei lastra di vento sulle mie bianche labbra -rosse.
 
 
 
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
18giugnoduemila13
 
 
sulle note di  “ Daughter – Run “

domenica 16 giugno 2013

A rinnegare il sole

 
 
Ancora. Accendimi le caviglie
sopra gli sguardi stropicciati
di questi rossi viticci. Accendimi
con un filo di buio, quello che
solo la tua voce sa tossire.
 
E d’ogni palmo di nettare sfiorami,
con il pizzo lucente dei tuoi bianchi
tizzoni, traducendomi in labbro
sudato -le radici, prima che soffochi
la danza della penultima sigaretta.
 
E senza colpe, scoprirmi -vestita di
sola luce.- Mentre il cielo zampilla
il tuo nome nelle maniche ancora
vuote, di questo lungo -e necessario
bruciare nel fuoco che di Te rimane
 
per inseguirti il vento sul nascere.
Sfumandoti in sangue l’azzurro delle
mani -fin oltre la consapevolezza
dello sprofondare le pieghe del sole,
nel derma rovente dell’attesa. Quel
guscio sempre acceso tra le tue -lanterne
d’Amore.
 
 
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
 16giugnoduemila13
 
sulle note di “ call off your storm “


sabato 15 giugno 2013

ALDEBARAN, la premiere

 
 
Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso
 
sono lieti di invitarvi alla premiere di
 
ALDEBARAN
الدبران
 la silloge
 

Venerdì 5 luglio 2013 ore 20,30
Henry's Cafè, Viale Col di Lana 4 Milano
 
Relatore Gianluca Regondi, poeta
 
Ospite d’onore il maestro Lorenzo Maria Bottari
autore di “ INNO ALL’AMORE
L’opera d’arte in copertina che verrà esposta su gentile concessione dell’artista
Ospite d’eccezione il poeta Nunzio Buono
 seguici anche sulla pagina evento di face book
 "ALDEBARAN" è una raccolta corale di poesie, circa un centinaio che, come dice il poeta Gianluca Regondi, curatore della prefazione "...è la cronaca di un incontro, è la meraviglia di un incontro con la scrittura fluida tra due anime che hanno incontrato la poesia..."
"Aldebaran" è proprio questo un inno all'importanza della Poesia, quella vera, che scandaglia le ossa pesanti del silenzio, e permette all'individuo che l'accoglie di spogliarsi al mondo che cammina, e al mondo, oltre il mondo "darsi".
"Aldebaran" è un libro forte. Le pagine che lo compongono ci descrivono un "vivere la parola" a 360°. Ed è raro incontrare autori come Paolo Amoruso e Maria Grazia Vai, che non solo vivono la Poesia, ma sanno raccontarla, straordinariamente.

Inoltre, questa preziosa raccolta di poesie sembra abbracciare l'eco profondo della notte. Quassi la maggior parte delle poesie vogliano trattenere il sorriso di un momento, senza che questo si disperda nel nuovo giorno. O molto probabilmente, trattenendo la meraviglia di un momento, scrivere ogni nuovo giorno.

In quarta di copertina, alcuni versi si presentano come la traduzione dell'intero libro:

"Come non fossi mai stato individuo
ma, l'anima adulta delle tue labbra
libere. E tu l'unica corda di violino
a struggermi le ali. -E le maree tutte-"

 
 ALDEBARAN
الدبران
 
la silloge di
MARIA GRAZIA VAI & PAOLO AMORUSO
 
RUPE MUTEVOLE Edizioni
Collana POESIA
ISBN 978 88 6591 286 7
Euro 10,00
 
 
Immagine di copertina
“INNO ALL’AMORE”
olio su tela, cm. 70 x 70, 2012 © Lorenzo Maria Bottari


venerdì 14 giugno 2013

Gli occhi con cui ti penso

 
GLI OCCHI CON CUI TI PENSO
 

T’inseguo l’ombra sul dorso
dell’aria, tra gli occhi di un
abbraccio che ti guarda da
lontano, come a perdermi
fra le ossa di un pensiero che
mi strugge i polsi e m’allontana
dal tuo nome
 
ma scrive -senza aprire gli
occhi. Come la più silenziosa
delle candele sull’uscio acerbo
della tua fronte- noncurante
del giorno che irrompe sulle
gote di un ricamo. E lì, ti
dipinge, partorendoti col
fiato senza verbo di un respiro.
 
E ogni notte, maturando sotto
al sole -ti rende paesaggio indelebile-
d’un sogno senza più ritorno.
 
 
Maria Grazia Vai
sulle note di “ Grimes – Heartbeats “

sabato 8 giugno 2013

Sull'uscio dell'ultimo verso - Poesia di Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso (Amore)

 
SULL’USCIO DELL’ULTIMO VERSO
 
 
 
 
La vita continua ad abbaiarmi
dove si denuda il sanguinare
della tua assenza, e coprendosi
la bocca con un benda d’acqua
si fa porta che scava l’intimità
agli occhi del silenzio, masticandomi
il candore dei giorni. In questi palmi
nudi e senza vento, in questo gemere
di polvere che spiove tra le dita del
silenzio, che nell’arrendersi mi spinge
all’angolo del fare. Dove mi svuota
l’attimo -evaporando in urla. Senza
neanche evidenziarmi l’accento di
un’ultima carezza sul volto del mio
canto malato. Quasi fosse la follia
di un cieco a violentarmi nello
stomaco di un amore taciuto. Ed io
uno spartito dislessico che pronunciandoti
evidenzia i baci imperfetti dell’attesa.
In questo biascichio di note -affossate
nella gola zittita d’una perla d’avorio
mai avvenuta.
 
  
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
 
ottogiugnoduemila13
 

sulle note di “ Elizabeth “ di Ashram

Cronaca di un incontro

ALDEBARAN

الدبران

 

     Cronaca di un incontro     
 
 
"ALDEBARAN" è la quattordicesima stella più importante del cielo notturno, 500 volte più luminosa, e circa una quarantina più grande del sole.
 
Ma cosa centra il nome di una grande stella che di notte corre tra le vie del nostro universo?

"ALDEBARAN" è il titolo della sillogi scritta a quattro mani dagli autori Paolo Amoruso e Maria Grazia Vai. Accolta nella collana editoriale "Poesia" della casa editrice "Rupe Mutevole".

"ALDEBARAN" è una raccolta corale di poesie, circa un centinaio che, come dice il poeta Gianluca Regondi, curatore della prefazione "...è la cronaca di un incontro, è la meraviglia di un incontro con la scrittura fluida tra due anime che hanno incontrato la poesia..."
 

"Aldebaran" è proprio questo un inno all'importanza della Poesia, quella vera, che scandaglia le ossa pesanti del silenzio, e permette all'individuo che l'accoglie di spogliarsi al mondo che cammina, e al mondo, oltre il mondo "darsi".
 
"Aldebaran" è una sillogi poetica rara, preziosa, di grande spessore letterario. Un baule dove ognuno di noi può incontrare, anche solo uno scorcio, di quello speciale percorso che osservandoci, nascosto tra i rami vagabondi ci cammina l'esistenza.
 

"Aldebaran" è un libro forte. Le pagine che lo compongono ci descrivono un "vivere la parola" a 360°. Ed è raro incontrare autori come Paolo Amoruso e Maria Grazia Vai, che non solo vivono la Poesia, ma sanno raccontarla, straordinariamente.

Inoltre, questa preziosa raccolta di poesie sembra abbracciare l'eco profondo della notte. Quassi la maggior parte delle poesie vogliano trattenere il sorriso di un momento, senza che questo si disperda nel nuovo giorno. O molto probabilmente, trattenendo la meraviglia di un momento, scrivere ogni nuovo giorno.

 

In quarta di copertina, alcuni versi si presentano come la traduzione dell'intero libro:
 
 
"Come non fossi mai stato individuo
ma, l'anima adulta delle tue labbra
libere. E tu l'unica corda di violino
a struggermi le ali. -E le maree tutte-"

 (poetarecensore)
 
 
 
Paolo Amoruso nasce il 17 luglio 1995 a Bari, dove studia e tutt’ora risiede. Nel  gennaio 2011 viene alla luce “Piccole Storie Indaco" sillogi poetica edita da “Edizioni La Gru”, che segna il suo esordio letterario.  La raccolta di poesie  è  dedicata  alla grande poetessa Alda Merini. Nel novembre dello stesso anno pubblica  La signora dei tulipani”, un romanzo ambientato nella sua città natale, nel quale viene tratteggiato il tema dell’incontro e quello degli affetti, quelli che ci cambiano la vita e ci mettono di fronte a delle scelte importanti. Nel 2012 è selezionato finalista al concorso letterario “Scrittura e Immagine” e un suo racconto dal titolo “Indaco e Diaspro” viene inserito in un’antologia che porta lo stesso titolo del concorso, pubblicata dalla casa editrice “Edizioni Amande”. E’ vincitore del concorso nazionale di Poesia 2013 “Sognando L’infinito - Tributo a Giacomo Leopardi” nella sezione poesia per studenti delle scuole superiori con la lirica “ L’infinito di un sorriso “ inserita poi nell’omonima antologia SOGNANDO L’INFINITO edita dalla casa editrice Rupe Mutevole. A breve la pubblicazione di un altro romanzo e di una sillogi: “Fuggo per amore”, la cui prefazione è a cura dell’amica poetessa Maria Grazia Vai. E' stato recensito dal noto giornalista del “Corriere Della Sera” Andrea Salvataci, che quando ha letto il suo libro “Piccole Storie Indaco” ha detto: <<Il libro di debutto di Paolo Amoruso è quello di una giovanissima voce poetica potente e destabilizzante! Complimenti! I poeti Mario Luzi e Alda Merini avrebbero letto volentieri le poesie di Paolo. Adesso dobbiamo solo proteggerla questa necessaria e meravigliosa allodola. Ci sono troppi cacciatori invidiosi del suo volo poetico. Sono grato di avermi fatto scoprire un talento simile. Peccato, Alda non c’è più altrimenti le avrei presentato volentieri Paolo.>> Inoltre di lui hanno detto che la potenza delle sue parole travolge tutto e tutti e che la sua energia lascia spiazzati. E’ perdutamente innamorato della Poesia. Scrive da quando ne ha memoria. Scrive perché scrivere è vita. Vive per scrivere.
 
Maria Grazia dice di lui

<< Paolo Amoruso, un grande autore in una felpa -ormai- troppo piccolina.  >>

 

Maria Grazia Vai, di padre Veneto e madre Siciliana, nasce  il 5 Agosto 1964 e tutt’ora vive in una piccola provincia del Pavese all'interno del parco del Ticino.
Ama la musica, inizia a  scrivere  proprio ascoltando brani musicali. Le sue note variano dai classici Einaudi, Marradi, Yuruma, per poi spaziare dai Pink Floyd a Leonard Coen, da Katy Melua a  Nora Jones. Determinante è l'incontro con altri autori ad un raduno poetico nella primavera del 2009 dove, poco dopo nasce la sua prima silloge “Piume d'Anima”   Edizioni  NarrativaePoesia scritta insieme ai poeti Nunzio Buono, Tiziana Mignosa e Rita Minniti. Una raccolta di 120 liriche ispirate ciascuna a un brano musicale a cui fa seguito, nel dicembre del 2010,” Esserti “ la sua prima silloge a solo (edizioni NarrativaePoesia). Una raccolta di poesie dai toni riflessivi, introspettivi, malinconici; tipici dell’anima di questa poetessa che raccoglie i suoi versi tra i rovi sparpagliati delle sue emozioni. Nel maggio 2011 bissa la collaborazione artistica con Tiziana Mignosa pubblicando “trentatresospiri “ silloge poetica,  sul tema della sensualità in italiano e in francese (edizioni Miele) Traduzione a cura della poetessa Gilda Massari. Da quel momento molti passi letterari vengono affiancati dall’amica poetessa. Nel settembre 2011, infatti, danno vita alla prima edizione di Poesia sotto le stelle una manifestazione culturale che vede coinvolti poeti da tutta Italia selezionati per l’omonima antologia, pubblicata da Edizioni NarrativaePoesia e presentato al pubblico in uno scenario alternativo e molto suggestivo: sulla spiaggia di Roma e rigorosamente al tramonto. Nel 2012 pubblica Verdeimperfetto una raccolta poetica che si completa con  Rossocosì scritto da Tiziana Mignosa; due libri in uno dove si intrecciano le emozioni e i turbamenti delle autrici, simili eppure profondamente diverse tra loro. Sempre dello stesso anno la prima edizione di Sfumature in Jazz una raccolta di racconti rouge/noir, Edizioni NarrativaePoesia, scritti da 14 autori selezionati da Eventi Poetici che verrà presentato al pubblico dalle poetesse in una romantica sera di metà estate. Nella stessa estate del 2012 è la volta della seconda edizione di Poesia Sotto le Stelle. Nel marzo 2013, nella giornata mondiale della poesia è curatrice e presentatrice dell’evento “Sognando L’infinito - Tributo a Giacomo Leopardi” cui segue l’omonima antologia SOGNANDO L’INFINITO edita dalla casa editrice Rupe Mutevole.

 
Paolo dice di lei:

<<   Maria Grazia Vai, luce atipica e inesauribile  >>

 

 
In copertina:
 
Lorenzo Maria Bottari, “ INNO ALL’AMORE”  2012,
olio su tela, cm. 70 x 70
Lorenzo Maria Bottari nasce a Palermo il 29 agosto 1949 e dal 1968 a Firenze inizia il suo incontro con l’Arte. Vive e opera a Pioltello (Milano). Vanta più di 500 mostre in Europa e oltre oceano (New York, Londra, Vienna, Parigi, Milano, Stoccolma, Copenaghen). Significativi gli incontri e frequentazioni con De Chirico, Guidi, Guttuso, Cagli, Lam, Kodra e altri che oggi fanno parte della Storia dell’Arte Contemporanea. Di lui hanno scritto tra gli altri Walter Schönenberger, Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Brian Sewell, Franco Solmi e Alda Merini.