Translate

venerdì 1 novembre 2013

TRA CIGLIA E PIUME

 
 
Del silenzio siamo -la voce-
che restituisce le mani ai seni
della luna.
 
Quel corpo sconfinato
la cui bocca è un alveo di lingue
innamorate, che cantano il desiderio
negli occhi della sera. Come fossimo
cacao nelle vene di un tramonto.
E il buio -la Luce anoressica di un tuono.
 
L’andare e il divenire tra un fiato e il
suo volere, l’intaglio sulla fronte semichiusa
del tuo sguardo, che torna dalle tempie
alla saliva del mio petto.
 
Quell’epidermide ch’è voce del tuo
sangue, ed io -la cinghia tra le costole
dei tuoi pensieri insonni-
 
appiccicati al ventre della mia anima.
 
 
Maria Grazia Vai
 

Nessun commento:

Posta un commento