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giovedì 3 luglio 2014

LASCIA CHE SIA IL MARE

 
 


 
LASCIA CHE SIA IL MARE

 

Un giorno ancora,
il vento che assume forma e certezze
e questa notte che prima non c’era
e adesso cambia colore

Un giorno che arriva
picchiettando sul ciglio dei campi
in questa notte che miete
tristezze e scompare
in sospensione
di pioggia e rumore

E lei
se n’è già andata
e al suo posto due rose bagnate
che sembra già inverno.

Lei
e quel silenzio nascosto
oltre le zolle di un prato
che ancora c’è
Dietro un fiato di voce
che piega
in verticale
lo sciabordio del cielo

E spiaggia ricordi bagnati con qualche nuvola
in meno.

 

 

Maria Grazia Vai
treluglioduemila14

 

“ a mia madre “

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