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martedì 23 settembre 2014

TORNAMI

 


TORNAMI

 
In questo peregrinare d’acqua
non c’è risposta, neppure un tonfo
nemmeno un lamento nel buio
che possa riconoscermi o
chiedere lumi
 
La luce è nel fondo, si sa
Si posa sulle radici tutte le volte
che il cielo mi è infarto
e più non duole, così
l’amore e le sue pietre
stelle. Così, quando penso al colore
che ti è confine
e inevitabilmente scava
fossati su braccia malate
sterrate, strette alla bocca delle
parole nido
Io, che non ti sono mai stata voce
solo una sillaba, sdrucita
da lontano caduta
copiosa sull’uscio del tuo nome
d’inverno miele
Tu che finivi dove comincia il vento
e con un bacio
e senza avviso
tornavi seme -scarno
e col cuore reciso
piovigginando bene tra i fossi
aperti, la sabbia
e l’orizzonte mare
Senza parlare, neppure un dire
come una pozza di fango e
Amore, sobbalzando sul termine
del giorno, tra le onde -svanivi
ritorni. Vieni
 
La luce è nel fondo, si sa
Io nel mezzo -tu,
le radici.

 
 

Maria Grazia Vai
settembreduemila14

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