Translate

martedì 6 maggio 2025

Giornata Mondiale della Poesia 2025 Vincitori VIII Edizione

Premio Internazionale d'Arte LA COULEUR D'UN POEME

 

NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
 MILANO SI VESTE DA SERA 
E INDOSSA I SUOI COLORI

 







L’evento culturale nasce e prosegue il suo cammino con l’intento di promuovere la poesia contemporanea in lingua italiana e in vernacolo, divulgare la bellezza della natura e dell’universo in 17 sillabe, quella che gli antichi maestri giapponesi chiamarono haiku, nonché l’estro creativo espresso attraverso la pittura e la fotografia in bianco e nero. Anche nelll’iniziativa di questa ottava edizione abbiamo deciso, tra le tantissime associazioni umanitarie che si occupano dei più fragili, deboli, maltrattati e in stato di difficoltà, di scegliere l'Isola -e nel silenzio del Maestrale- aiutare la Fondazione Domus de Luna con sede a Cagliari.  Domus de Luna si prende cura delle famiglie in situazione di emergenza, offre sostegno alle persone fragili, in particolare minori. Impegna 200 operatori e altrettanti volontari in azioni di cura e prevenzione del disagio, sostegno e accompagnamento verso l’autonomia. Pensando soprattutto a piccoli e mamme che da sole non ce la fanno. Domus de Luna è tante cose diverse. Interventi sociali innovativi che nascono come risposta concreta a problemi ed emergenze umanitarie a cui non è giusto abituarsi, per i quali si cerca una soluzione, nuova e migliore. Per questo non ci accontentiamo mai, per questo vogliamo la luna. Soprattutto per i più fragili, per chi da solo non ce la fa. Per i più piccoli. 


https://domusdeluna.it/  


Dal gennaio 2020 l'iniziativa gode del Patrocinio Culturale e della Raccomandazione di WikiPoesia. Ecco i vincitori di ogni sezione e dei Premi Speciali, i testi delle poesie, le immagini della sezione arti visive e l’introduzione al concorso, pubblicata in antologia, a cura di SIMONA CARBONI, madrina del Premio, alla quale viene riservato un particolare e speciale ringraziamento.

 

"… perché la Poesia segue un percorso interiore 

prima ancora d'essere scritta. 

Nel codice d'essenza fonda e struttura le sue ali universali; 

misteriosa insinua l'Eternità 

del suo abitare in ciascuno dei suoi scrivani ..."

 

- Simona Carboni -

Madrina del Premio



PREMI SPECIALI

conferiti dalla Presidenza del Premio

 

 
PREMIO SPECIALE "PRESIDENZA DEL CONCORSO"




 Filomena Domini  

con la poesia 

"ABORRO"


 Aborro il mistero

che si è appena schiantato

sulle mie carni: 

non ha né il volto né la pelle

di dio e neppure la miseria di un uomo.

È soltanto sangue che cola dalle ceneri del cuore.

Vedo tenebre che mi camminano accanto

e bruciano i miei seni

sull’altare del delirio.

Eppure partorii figli 

come giganti dalle pietre molli

del mio ventre affinché sorgessero come cattedrali 

in patrie d’amore 

Fui sulla soglia del silenzio 

ad attendere il suono dei loro giocattoli rotti e li cullai

in mille notti di agonie.

Ed ora non perché sono madre mi offendo

del latte che versate

ma perché con me state uccidendo le radici del mondo.

 

in premio anche la realizzazione della videopoesia
a cura di ImmagineArte
voce narrante Rodolfo Vettor e Maria Grazia Vai

 

 

 

SEGNALAZIONE SPECIALE "MIGLIOR AUTORE STRANIERO  SEZIONE POESIA"



Hamedi Elham

- from Iran -

con la poesia 

"Rimuovi i cadaveri dalla mia faccia "

 

 I miei occhi stanno ancora respirando.

 Rimuovi i cadaveri dalla mia faccia.

 Il sole riproduce ancora nei miei occhi 

il concetto di giorno.

 La luna passa tra le mie sopracciglia

 e cattura una parola

 Tra le mie labbra 

inizia una nuova interpretazione dell’uomo.

 I miei occhi possono ancora arrampicarsi 

sul tronco di un albero

 fanno appartenere a se stessi 

un pezzo di cielo tra le foglie.

 Rimuovi i cadaveri dalla mia faccia.

 Le parole sono soffocanti


 

SEGNALAZIONE SPECIALE "MIGLIOR AUTORE STRANIERO ARTI VISIVE"



Gheorghe Pintilie 

- from Romania

con l'opera

"PACE"

olio su tela, 50 x 40 cm 

 

PREMIO SPECIALE

"DOMUS DE LUNA"

conferito dalla Madrina del Premio 

Simona Carboni


Silvia Meloni 

con la poesia 

MATRIOSKA"


Ho messo la maschera

Per coprire

il segno del rancore

il viola della rabbia 

il livore rosso che cola.

.

Ho messo la maschera

per negare

la vendetta per uno sguardo

l’amore marcio che batte

la furia di un diavolo in casa.

.

Ho messo la maschera 

per colorare

la tristezza che mastico

l’amarezza che ingoio 

la durezza dei colpi.


Giù la maschera

ogni giorno giù un tassello

ogni notte dai colore

ogni secondo sorridi.

.

Giù la maschera

ricopriti di luce

rivestiti di gioia

abbraccia la tua forza.

.

Giù la maschera

Rinasci oh donna

a piedi scalzi

corri verso te.

 


in premio anche la realizzazione della videopoesia
a cura di ImmagineArte
voce narrante Rodolfo Vettor e Maria Grazia Vai



 

Sezione A) POESIA

 

1° classificato Valerio Di Paolo 

con la poesia

Gaza: Preghiera per il Natale 2023 "

 


… e ora provate a cercarlo da soli

un posto dove mettere il cuore 

un posto tra queste case coi muri forati

da cecchini guerci di vita,

tra questi ruderi con gli occhi sbarrati.

.

Provate a cercarlo

tra le mani che artigliano 

l’urlo di una madre dannata,

provate a cercarlo tra i pianti spezzati

nello stremo dell’aria che manca a quell’urlo,

provate a cercarlo per lei

un respiro di vita che basti a quel figlio che tace.

.

Non cercatelo in questo Natale, 

un Natale di santi e madonne seriali 

negli scaffali di un negozio cinese

dove giacciono in greppie di plastica 

solo bambini biondi che ridono 

un riso di resine vuote. 

.

Provate a cercare un respiro

tra quelle file di corpi inchiodati al silenzio,

provate a scavare con le unghie spezzate

per trovare soltanto sudari da mettere in fila

nelle fauci delle fosse comuni,

provate a cercare in quei vuoti

dove c’era una volta la vita.

.

     Cercatelo prima che secchino gli alberi 

sul viale dei giusti

     prima che restino solo ombre di sterpi

su una strada deserta 

     selciata dal vostro silenzio d’inciampo.


 

 In premio la pubblicazione di una silloge (in copertina un dipinto, su gentile concessione, del Maestro Carlo Cordua, Presidente di giuria Sezione Pittura)

  

e la realizzazione della videopoesia
a cura di ImmagineArte
voce narrante Rodolfo Vettor e Maria Grazia Vai


2° classificato Emanuela Dalla Libera 

con la poesia

" Come accadeva un tempo "

 


Ora che resta di te l’assenza

vorrei che fossimo, madre, ancora

insieme, come accadeva un tempo 

attorno al tavolo nelle sere fragili 

d’autunno, tra suoni di gesti antichi 

e il fruscio del vento sui balconi, 

e con le mani stanche ringraziare 

il pane, guardare il sole sciogliersi 

di là del fiume oltre la collina, 

un lume scarno a rischiarare il viso, 

nascondere nell’ombra l’incertezza 

del domani e nel silenzio gli agguati

del destino. Vorrei che avessimo ancora

profumo di primavera dentro agli occhi

e così aspettare giorni incisi su sentieri 

tracciati alla rinfusa, tornare alle albe 

che offrivano la vita, alle stagioni 

che disegnavano ritorni, al sigillo del sole 

sulla terra. Vorrei non temere l’inverno 

che geme sulla soglia, che altre parole 

ci portasse il tempo, che verdeggiasse 

ancora al ramo la tua foglia.

3° classificato Umberto Vicaretti 
con la poesia

"Il pianto inconsolabile dell'Angelo "


 

"A Gaza i bambini sono amputati senza anestesia" 

Jean-François Corty

(medico e vicepresidente di Médecins du monde) 

 

Non so dove ora sei, Jamil, né so 

se questo è stato l’ultimo equinozio 

per gli anni tuoi di vetro, 

e se già l’erba lieve ti accarezza

con le radici sue di seta e d’ombra.

.

Forse hai scordato tra cemento e fango 

la voce tua di vento e un canto breve. 

Di te solo una foto è quel che resta, 

perduti gli occhi tuoi, 

recise l’ali  

(assenzio fuoco e sale le cesoie!...)

Solo una foto e la didascalia:

Gaza, Jamil, quattro anni, venti marzo.

.

Se hai già varcato i transiti segreti, 

férmati un po', Jamil, spiumato e solo: 

ti presterà qualcuno, per prodigio, 

le ali sue capaci. E io lo sento  

il pianto inconsolabile dell’Angelo 

che in cima a un’altra vita già prepara 

la terra tua promessa, 

piume nuove, 

sereni cieli e prati verdi, un crocchio 

festoso di bambini e un girotondo.

  

Menzione d'Onore

4° classificato

Marco Pezzini

con la poesia

" Scrivi di me"

 

 “a Diana Pifferi la bambina morta di stenti, abbandonata da sola in casa”


Scrivi di me

della distanza che si misura in silenzi,

di acerbe parole come gemme di pesco

private dello sboccio,

dei giochi inesplosi della mia fantasia;

arcipelaghi incolti nel mare del domani.

Scrivi di me, esperta di lacrime e vuoti

di un gelo che non so ancora chiamare per nome 

ma che abita sotto questa tutina

e mi abbranca facendomi male.

Scrivi di me, te ne prego,

e di chi mi protegge;

dei quattro orsacchiotti danzanti 

rapiti d’un tratto da un cubo che s’è fatto nero.

Scrivi più forte,

di una voce che scordo ogni volta

che la sera mi scopre da sola,

di una mamma di cartapesta,

di abbracci mutuati a un pupazzo,

di carezze prestate a un lenzuolo.

Scrivi un’ultima volta di me ghermita dal buio,

di quel biberon trasparente

che mi sfugge e che rotola via

e che seguo ormai solo con gli occhi. 

Poi una tiepida mano mi sfiora

e le palpebre cala in un bacio;

è una fata di luce e dolcezza,

che mi dondola in braccio e sorride

indicandomi l’arcobaleno.

      Scrivi di me, come puoi, scrivi di Diana.

 

Menzione d'Onore

5° classificato 

Luciano Giovannini

con la poesia

" Aeterna "

 

Vivrai per sempre in questo regno di parole,

sarai eterna come il vento e il sole

e perpetua luce per chi leggerà il tuo nome.

.

Non muore chi ha chiuso gli occhi

ma ha goduto di così tanto amore.

.

Tu sarai pagina di un libro,

io, essiccato fiore. 

 

Menzione di Merito

6° classificato 

Vittorio Di Ruocco 

con la poesia

"Figlio che giaci in brani senza forma"


 Dedicato ai bambini di Gaza uccisi dagli attacchi israeliani

 

Figlio che giaci in brani senza forma 

sotto la luna piena e il mio dolore 

smembrato dalle fauci della guerra 

dalla follia, signora della vita, 

parlami con la voce dell’amore 

sbocciato prima ancora che la luce 

potesse illuminare il tuo bel volto.

.

Dimmi se la tua anima bambina 

già gode dell’eterna giovinezza 

della lucente estasi del tempo 

che si dilegua nell’infinità.

Lascia che le mie lacrime dolenti 

ricoprano il tuo corpo putrescente 

strappato alla bellezza del ricordo 

fino a farlo risorgere alla mente 

intatto come un cielo d’orizzonte.

.

Non nascono più nuvole di pace 

sul mare morto della libertà 

ma lunghe scie di lurida vendetta 

che si propaga per le vie del mondo.

Tu lascerai che il vento del perdono 

soffi sulle miserie della terra 

e a renderti giustizia sia il silenzio: 

questa sarà la nemesi perfetta 

a renderti invincibile alla morte.


 

Menzione di Merito 

7° classificato 

Simone Cigni

con la poesia

Incontri "

 

Passerò a prenderti ancora una volta

e tu sarai giovane e libera, timida e decisa

prima che tutto finisca, che il tempo passi

che la polvere dei nostri corpi

s’inabissi tra i vortici del tempo

nullificando emozioni e attimi.

Passerò a prenderti e scenderai le scale

che collegano i nostri anni belli

a un oggi che svanisce.

Sarà come ripartire in un altro evento

in un tempo ripreso, dove fine è una parola ignota

e il buio non ha domicilio.

Saremo adolescenti adulti, viaggiatori dell’inavvenuto

viandanti di strade mai battute

che gustano emozioni perdute.

Non ci sarà esilio né lontananza né assenza,

non perdita o scomparsa.

Nulla potrà colpire corpi fragili e

timide inesperienze che il flusso del tempo

ha sciolto in benevoli sorrisi.

Io ci sarò e tu anche, a vivere momenti inespressi,

conati di progetti insoluti

sospesi a mezz’aria dal tempo che fu.

Ora tutto è ghiacciato in un tempo immobile

da lancette fisse sul quadrante

delle nostre vite insipide.

Restano in un tramonto sopito due ragazzi antichi,

prede di una felicità irriconosciuta

che guardano a un avvenire già vissuto

ignari di un perché mai spiegato.

 

 Menzione di Merito 

8° classificato 

 Alessandro Izzi

con la poesia

"Il sole nel baule"

 

Sembra chiuso nel baule il sole,

mentre l’ombra sola della casa

si allunga nella sera stenta,

oltre il cantico delle tende,

nella scricchiolante muffa

d’un colpo di tosse trattenuto

tra le tue ingobbite spalle.

Ed io sono un capo sgualcito,

bisognoso di un colpo di ferro

e ti guardo da lungi riempire una valigia,

a passo a passo,

come hai sempre fatto,

centellinando pesi e spazi.

Ma per quest’ultimo tuo viaggio

sarò riposto indietro in un cassetto, 

lasciato nella sicurezza della piega,

come la mano che allungavi

a tenermi bambino sul sedile,

quando frenavi sulla strada verso scuola;

e sarò deposto, infine,

con l’ultima carezza dell’addio,

tra le altre cose che non puoi portare.

 

  Menzione di Merito 

8° classificato

Raffaello Corti

con la poesia

"In ascolto"

 

[...è una nebbia leggera

impalpabile ... avvolge la mente

e tra le fioche luci

si muovono ombre diafane 


Profili conosciuti e muti

come se fossero sospesi

in perché inespressi

.

Due figure in controluce

si baciano piano

e percepisco l’amore

che mai vuol perire

.

Ne seguo le tracce rispettoso

mentre pensieri si bagnano

dentro una sera senza nome

in una città che non conosco

.

Solo con me stesso

mi cerco ... e resto in ascolto

che qualcuno pronunci il mio nome

o semplicemente mi dica...

è molto che ti aspetto...]

 

  Menzione di Merito 

8° classificato 

Alessandro Inghilterra

con la poesia

"Invitami a restare"

.

Come pietra, ricorda dove poggia la casa di un sogno

e come foglia, aiutami a invecchiare 

tra i colori di un sorriso…

Come vento, invitami a rincorrerti 

per non lasciarti andare

e come goccia, sii bacio sulle labbra…

che non può aspettare.

.

Sii fuoco, per questo nostro amore

che assomiglia a un’abitudine ma non è mai uguale:

ricordati di me, come il mare d’estate 

in cui ci siamo scelti,

e quand’anche non riuscissimo a scorgerne più il fondo,

per la sabbia che confonde, noi, saremo onde.

.

Ma guardalo, il mare…

è musica e tormento, ti abbraccia e si allontana,

ed anche quando tace…tu lo sai, che c’è.

È un po’ come noi, che ci perdiamo spesso

in cerca di orizzonti e di certezze vane

noi, che nonostante tutto, ci portiamo dentro…

e sappiamo sempre, come ritornare, 

a guardarci negli occhi e ad incontrarci il cuore.


Come luce, disegnami speranza sul nostro domani

e come il tempo, respirami accanto e portami con te.

           Come terra, invitami a restare, 

          nel silenzio di un abbraccio

         perché non c’è posto altro

        né promessa d’infinito, che vale di più.


   

Sezione B) FOTOGRAFIA

 

1° classificato  Andrea Sponticcia

con l'opera "La delusione di un capitano"

 


2° classificato 
M. Francesca Gulino

con l'opera Wild essence"


 
 3° classificato Francesco Pinzi

con l'opera "L'epoca in cui... "

 
 

Menzione d'Onore

 4° classificato Pietro Bugli 

con l'opera "Silenzi 3"


Menzione d'Onore

5° classificato Pietro Bugli

con l'opera "Silenzi 1"

 

 

Menzione d'Onore

 6° classificato Francesco Pinzi

con l'opera "Nell'insieme ognuno per sé"

 

 

Menzione di erito

 7° classificato  Rita Simonetta Sarchi 

con l'opera " Fiori di topinambur"

  

Menzione di Merito 

 8° classificato Miriam Bruni

con l'opera " Farsi piccoli "

  

Menzione di Merito 

 9° classificato Pietro Bugli  

con l'opera "Silenzi 2" 

 

 Menzione di Merito 

10° classificato Giovanni Capponi 

con l'opera "Campagna romana"

 


 

 

Sezione C) HAIKU


  1° classificato 

Carmela Marino


stella cadente…

mio figlio tocca l’oceano

con un dito


~

 in premio la pubblicazione di una raccolta di haiku  (in copertina, su gentile concessione, un dipinto del Maestro Carlo Cordua, Presidente di Giuria nella Sezione Pittura )


 2° classificato 

Daniela Misso


 
brezza d’autunno -

sulla foto di nonna 

una carezza

  

3° classificato 

Nazarena Rampini

 

venti di guerra -

restano a terra i fili

degli aquiloni

 

 

Menzione d'Onore

4° classificato Maria Teresa Sisti

 

guerra in diretta -

l’ombra di una nuvola

sulla farfalla

 

 

Menzione d'Onore

5° classificato ex aequo  Mauro Battini  

 

vento autunnale -

il mendicante cerca 

un altro angolo


 

 Menzione d'Onore

5° classificato ex aequo Rita Simonetta Sarchi 

  

volo leggiadro-

chissà se le farfalle

sanno giocare

 

 

Menzione d'Onore

5° classificato ex aequo Rosa Maria Di Salvatore

 

le mani a conca

a raccogliere il cielo -

pioggia d’estate

 

 

Menzione d'Onore

5° classificato ex aequo Antonella Seidita

 

le nuove rose...

diventare la madre

di mia madre

 

 

Menzione di Merito

6° classificato ex aequo Alberto Angelo Tomasini 

 

il nostro abbraccio -

lassù solo le stelle 

perse nel tempo

 

 

Menzione di Merito

6° classificato ex aequo Antonio Sacco

 

sul ramo, foglie -

le nostre ombre divise

dal vento gelido

 

 

Menzione di Merito

6° classificato ex aequo Melania Rossello

 

malinconia -

avvolto dal silenzio 

l’albero spoglio

 

 

Menzione di Merito

6° classificato ex aequoNicoletta Ignatti 


cadono foglie…

le parole rallentate

di mio padre

 

 

 

Sezione D) PITTURA

 

1° classificato 

Albino Caramazza 

 con l'opera

 Beatrice di Bylandt (omaggio a Boldini)  

collage realizzati utilizzando esclusivamente bustine di zucchero originali 

(non trattate e non colorate) cm 45 x 56


     e
 copertina dell’Antologia del Premio:

 "Il codice dell'essenza" 

 


2° classificato

Silvia Guglielmi   

con l'opera "Dei cuori la regina " 

 pannello telato 50x70 in cornice - acrilico, penne gel, inserti in pizzo e pasta materica



 

3° classificato

Adriano Ruzzene

con l'opera "Tra gli alberi"  

acquarello 37x47 cm

 





 

Menzione d'Onore 4° classificato

Monia Biasin

con l'opera "Madame Butterfly "  

tecnica mista 40x60

 


 Menzione d'Onore 5° classificato

Simone Cigni 

con l'opera "Stupro II" 

materiali vari su tela 25 x 35


 

Menzione di Merito 6° classificato 

Antonina Giotti 

con l'opera "Piccolo ombrello"

acrilico su tela 30x40


Menzione di Merito 7° classificato

Osvaldo Crotti

con l'opera "L’Arte assassina"

 olio su tela 30 x 40



 

Menzione di Merito 8° classificato

Cristina Giovannucci

con l'opera "Ritratto di Anna "

olio su tela 50 x 60

 

Menzione di Merito 9° classificato

Simone Bonato

con l'opera "Sogno d’alba"

gessetto sabbiato su tela 50 x 70


 

Menzione di Merito 10° classificato

 Marise Gallo 

con l'opera "Foglie"



  


Sezione E) VERNACOLO

 

 

1° classificato Giuseppe Tirotto

con la poesia

"Pìgliami li mani... "

Prendimi le mani…

 

Pìgliami li mani, accarizzèggjali

sighendi la lìnia di la vidda e macarri

podarai intindivvi la missaddòggja 

e lu marteddu cun tutti li cjodi

ficcuddi i’ la carri di li dì. Macarri

podarai cuntavvi li mattoni 

silvuddi a frabbiggammi lu dumani,

e li bulloni avviddaddi, e li righi 

e l’ilquadri, e li talti piltaddi cun tutti

li bit e li byte chi v’iltagìani drentu. 

Pìgliami li mani e alcòltali, macarri

podarai accjappavvi l’ilfraìzzu 

di li pàgini di li libri létti, di chissi

ilcritti, lu prufummu 

di li vessi e di li vini chi diltillu

pinsendi a ca’ in chiss’aiggiu amu.

Pìgliami li mani, cumpuddèggjali,

ca’ lu sa si i’ li pigghji ravvisarai

lu cald’odóri cheviósu di chissi

di babbu cun tutti l’umóri

e li sabéri araddhaddi di tempu.

Pìgliami li mani e mussighèggjali,

i’ lu méli di li me’ marmellati 

gustarai lu sóli chi furu 

a la pulpa di l’iltiu, pìgliali

e raffièggjali di ràbbia, bàttili

pa’ tutti li tradimenti, pa’ l’iltrinti

indiffarenti, pa’ li tróppi

vólti imbaraddi tèttari, parò ti pregu,

no t’ilmintiggà di li carezzi d’eddhi…

 

 

2° classificato Tetta Becciu

con la poesia

"Muidas de atunzu "

Strepiti d'autunno 


 Rundan feri-feri

sos pessos cansidos

in sos roccalzos de sa notte...

che mariposas de luna

pesan su 'olu

dae s'atta 'e su riu 

abbolotadu 'e su coro.

.

Rucran andalas

de inchietas mudesas,

in cussorzas de iddia

e in istrauras

de rosas allizzadas...

.

Attapàzos

de isteddos istraccos

ingruscian

sas naes mugoradas de su coro.

.

S'ierru est a toccheddu...

in sa janna 'e su nuraghe

de s'intrighinu meu.

.

E deo...

 tra fertas de anderas andadas

e dies boidas

m'affianzo sa fressada

chi m'istragat,

abbramida 'e isettu

isgrano ranos de tempus

imberriende

frisidas de lughe...

pro avreschidas noas.

 

 

3° classificato Adriana Scagliola

con la poesia

"Citto (Tas la toa vos)"

Silenzio (Tace la tua voce)


 

El temp biassa el mè temp nòtt sora nòtt

quand tenti de voltà i sògn in regòrd,

tastònni el mè lètt voeuj di nòs vergninn,

tas la toa vós nel biòtt de la mia cà.

Dì sora dì el mè temp boccòna el temp,

fin dal primm ciar che pizza i filidur

di scur per dessedamm… tas la toa vós.

Te taset se voo in strusa per i strad

che insèmma èmm zonzonaa man in la man,

se scolti el sabettà di rossignoeu

d’infra i firagn de sares e i riser.

Foo a ment di primm carèzz e di rossór 

quattaa tra l’erba e el ross di popolan,

la pell infogorenta de passion,

e numm brasciaa sù fòrt de moccià el fiaa.

La prima fiòcca la sfreggiss l’autunn, 

de zuccher la sbròffa i scimm di nòst montagn

compagn di mè cavèj striaa de saa, 

nel voeuj del temp che mèna el vent… te taset.

‘Na breva trasparent la scavia el prà,

cavèzza i mè cavèi con fà gentil,

‘me fussen i tò did che fà i galitt,

e i tò carèzz padimen el mè coeur.

Proeuvi a sciampà quell boff faa del tò fiaa.

Tas la toa vòs. Senti domà el ticch tacch

d’on coeur ch’el batt a rebattin del mè.  


 

Menzione d'Onore 

4° classificata Tetta Becciu

con la poesia

"T’intendo" 

 Ti sento

 

In custos muros  

pobulados de umbras

in mudesa isculto 

s'istripittu 'e sos passos tuos 

e sa drinnida 'e sa 'oghe

chi mi jamat... 

renchennida 'e amore

ch'istrassat s'anima.

.

T'intendo,

che unu carignu 'e eranu,

coro 'e sole,

isteddu in su lugore de s'impuddile, 

umore 'e vida

chi m'alimentat. 

.

T'intendo,

passizende galanu 

in s'impedradu arridu

de sos pessos mios.

Alenu 'e lentore, 

riflessu innidu 'e luna,

ispera 'e asulos disizos.

.

Deo e tue... 

a nos istrinare 

cun fozas noales de rosas,

sa lepiesa 'e sa vida 

in d'unu casteddu 'e sonnios.

.

Istanotte...su chelu s'aberit

cun laras caldas de frina...

e su coro toccheddat de disizu 

in bratzos tuos...

ue s'anima mia est abbuddada

pro sempre, indiosada 'e sa tua.


  

Menzione d'Onore

4° classificato Concezio Del Principio 

con la poesia

"‘Ndè ‘nganì!"

Non ti arrabbiare (a mio figlio disabile)

 

Se sinte che li parole nen me esce

ma sole rumore e fischije furte,

‘ndè ‘nganì, j’ so’ cuscì!

Se magnenne me ‘mbratte

e me scole da la vocche,

‘ndè ‘nganì, j’ so’ cuscì!

Se quande cammine me ‘ngiambe

e trascine ca ‘vvodde lu pete,

‘ndè ‘nganì, j’ so’ cuscì!

E se tu pù, stamme vicine

timme la mane fino a la fine,

argàleme nu bellu surrise,

une de quille che ‘nz’armore maje 

e se te scappe de vasciarme

‘ndè tirì arrete e ‘nn’armannà,

ma falle mò, falle qua,

‘ndè vergugnà, j’ senza parlà 

de vasce e d’abbracce te so’ ‘rcazzate

e se ne ‘nzò ‘nda vu tu,

o pà ‘ndè ‘nganì, ma abbràcceme de ‘cchiù!


 

Menzione d'Onore

4° classificato Dante Ceccarini  

con la poesia

" La ragazza cóglio sorìso de mammòccia "

La ragazza col sorriso da bambina (a Giulia Cecchettin)

  

Flèbbile è la voce téa che s’adàggia

mo’ sùgli lambióni muti della strada

e sùlle fenèstre cèche:

a écchi régna sùlo silenzio sùgli asfàrti mórti,

mo’ che non sì ppiù.

Se smòrza jó càndo solitàrio

degl’ùrdemo grìllo d’estate

che fórze te tè angóra combagnìa

drèndo aglio fósso ‘ndó t’hào jettàto cómme ‘nó cìncio

aglio limità déglio làgo.

E i sùgni téi sottìli,

cómme righe de pioggia che d’autunno cóleno cómme làcreme

 - senza fa niciùno rumore -

fórze, te bàceno sùlla vócca,

mo’ che non sì ppiù.

Agli màrgini strìtti della solitudine

fórze ce stà ca’ ànema disperàta

che angóra t’aspètta a càseta,

e sùglio prato de paròle che sarìsti volùto dì,

e che t’hào ‘mpedìto de fàllo,

     fórze non sboccerà ppiù primmavèra,

mo’ che non sì ppiù.

Ma mmài, mmài

se smorzerà

jó sorìso téo etèrno de mammòccia

che ce schiànta e ce accùsa,

ragazza che non sì ppiù.

Menzione d'Onore

5° classificato Giulio Redaelli

con la poesia " Sgrisur "

  Brivido

 

Cerchi in sul fund di nuvul

un urizunt de paroll noeuv

per trà in del foeugh 

quei vecc, strach e frust

tanti volt rivultaa

Su l'era del mè temp

bati stagion de furment

e de gremegna

Bufa ‘l vent

ch’el se porta via la luna

intant che cerchi in de l'ier 

ul dì de duman che subit 

el me scapa di man

Pasen i ann

e i mè sogn pusee bei

cumè curiandul de stell

resten lì

tacaa 'l ciod del coeur

.

Gh'hoo 'n sgrisur

intant che spendi la vita

senza cumprà nient


 

Menzione di Merito

6° classificato Graziella Abiatico 

con la poesia  " Rià "

Arrivi


Sculta,

portèm mia ‘n dei paés isé delóns

Làsem chè sóta l’umbrìa del nòst sàles

Scultarò e tègnarò con mè la us che trema de chèsta nòsta tèra

.

Conóse la tò òja de ciél,

i bràs deèrcc che i varda ‘n sö ‘nsima chèle pìche négre, fröste,

el vènt che ‘l tacà föch dènter j-öcc

Ta sa tüfaret en serca de corài

.

I corài, ta ‘l sèt, i stà mia lé.

Ta troàret, mes.ciade a le ónde gajàrde e sensa fì del mar,

parole uzàde, ànime sgiónfe, vite desmentagàde

Brüzarà i tò àer

.

Quàn ta riàret, el so, ta scrìaret ai tò

Ta disàret la lüs,

quàta lüs gh’era

.

Quàta lüs sterlüs amò

nei sbreg del cör

          de chi rèsta, de chi pàrt e de chi rìa


  

Menzione di Merito

6° classificato Andreina Trusgnach

con la poesia

" Trudnosti "  

Stanchezze


So pru strodinle darva

zložene an oparte

takuo lepuo an težkuo

na stieni hiše od tega ki ga nie vic

šigurno de bi goriele

pa previc naglo an brez udaržat

.

Tud sončnice an lepi dnevi

se utrude

če ku donas

magle so nizke

an ta druga stran se na zdi pa 

takuo deleč

.

Odskačejo sada

debele an riedke kapje daža

priet ku se utont u potuočni

na bieli cjesti

.

Zmisilme nimar          de je vietar

usakič ki se kjeg gibje

an preca bo paršla zima

.

bojo usahnile

tud pokrive


Menzione di Merito

6° classificato Angela Cristina Broccoli 

con la poesia

" Tra el tramont e la nòtt "  

 Tra il tramonto e la notte


Mì te cercaroo quand sortis el pescador

el scur se distend sù l'acqua salada.

Te cercaroo in ona crèspa pussee nètta

sù la mè faccia in del spègg;

in di or che se dervan i gelsomin de nòtt

come ona scampanellada contenta

el pizzass de ona ridada

cont el fronfonà de on gatt

regòrd de violett e la pigòtta sperlusciada;

in del mè museo de le cere

el son sever de la pendola

e la veggètta la cura i sò fior.

Te scoltaroo ancamò

in la musica de on mar de sera

intrattanta che la città la sbadaggia

e quietta el sò frecass

cont on  maneghin estatich

saraa denter a la vedrina inscurida

dedree a la clèr sbassada.

Te cercaroo, felicità, in on attim curt

in del guazzabuj de foeuj e penser

ona poesia da scriv

tra el sô e la lùna, el celèst e i nivol ross

tra el sògn e i freguj de la zena.

Me domandi no se te seret staa ier

se te sareet doman

senza temp da cuntà, distanze da scurtà

el salvan de on rimòrs da rimpiang,

com'el gimacch de on present

che l'è giamò passaa.



 

RINGRAZIAMENTI

Ai giurati delle sezioni in concorso 











Alla madrina



Ai collaboratori






agli amici, agli artisti, autori e poeti partecipanti alla ottava edizione di questo entusiasmante percorso tinteggiato con arte e poesia…perché:

 

“… la Vita è una tela che ci disegna prima ancora che i nostri passi conoscano la luce. Quando questo accade, lei ci passa i colori, lasciandoci tra le mani del tempo il compito di continuare a riempire ciò che oggi è bianco e che domani lo sarà di nuovo. E quello che ci rende speciali è il coraggio di desiderare ogni giorno una nuova tinta. E raccontarla… “

  

Maria Grazia Vai